La Kaiserliche Schatzkammer (camera del tesoro imperiale) è una sezione dell’Hofburg dove in una decina di sale sono esposti i tesori e i gioielli degli imperatori asburgici. Se hai un minimo interesse per la storia e la cultura secondo me la dovresti assolutamente mettere nell’elenco dei posti da visitare durante il tuo viaggio a Vienna: i pezzi forti di questa collezione sono le insegne del Sacro Romano Impero (corona, scettro, lancia sacra) e le reliquie della vera croce, che a parte il loro valore e la loro unicità sono i simboli del potere temporale che ha governato buona parte dell’Europa per quasi un millennio.
Io personalmente l’ho trovata una delle visite più interessanti dei miei numerosi viaggi a Vienna e ti consiglio di visitarla; se però vedere dal vivo la corona con cui è sempre ritratto Carlo Magno non ti sembra niente di interessante e non sei affascinato dal valore simbolico di queste insegne del potere allora puoi anche saltare questa visita e dedicarti ad altro.
Come sempre cosa visitare dipende dai gusti personali.
Questi i miei consigli per organizzare la visita:
i pezzi più interessanti
Di sicuro il pezzo forte dell’esposizione sono le insegne imperiali: la corona, lo scettro, l’orbe e la spada degli imperatori del Sacro Romano Impero.
Sono mostrate in questo video:
(audio in tedesco)
Sono le insegne con cui viene classicamente ritratto Carlo Magno:
Carlo Magno – ritratto immaginario di Albrecht Dürer
Per approfondire l’argomento ti segnalo questi documentari:
Il tempo e la storia – Carlo Magno
Superquark – Carlo Magno, la corona e la spada
La seconda corona degna di nota nella collezione è quella mostrata nella foto qui sotto: la corona dell’imperatore Rodolfo II, corona che divenne poi quella dell’Impero Austriaco.
photocredit ©WienTourismus/Lois Lammerhuber
N.B. quello nel dipinto sullo sfondo è l’imperatore Francesco II d’Asburgo-Lorena.
Altro pezzo di notevole interesse è la lancia sacra: una delle reliquie più preziose del medioevo, è una lancia in cui è stato inserito un chiodo della croce di Cristo (forse originariamente solo un frammento), ed era un simbolo del potere dell’imperatore del Sacro Romano Impero, potere che derivava appunto dall’essere il rappresentante di Cristo in terra.
photocredit: Wikimedia
Attenzione a non confondere la lancia sacra con la lancia di Longino o “lancia del destino”, nonostante dal XIII sec. in poi anche la cancelleria papale identificò questa lancia con quella di Longino, ossia la lancia del legionario romano che trafisse il costato di Cristo crocifisso. Sono in realtà due oggetti completamente diversi.
prezzi biglietti
Il biglietto per gli adulti costa 14€ a persona, mentre i ragazzi fino a 19 anni entrano gratuitamente. I biglietti si possono fare direttamente all’ingresso.
L’audioguida costa 5€ per un singolo, mentre due audioguide per una coppia vengono 7€ complessivamente. E c’è anche un conveniente pacchetto famiglia a 8€ per le audioguide per 2 adulti e 3 bambini. Questo sempre in aggiunta al prezzo di ingresso.
C’è anche un biglietto combinato Schatzkammer + Kunsthistorisches Museum a 24€ per adulto: il museo è interessantissimo (secondo me il più bello di Vienna) e se ti interessa la camera del tesoro allora sicuramente ti interessa anche la visita del Kunsthistorisches Museum, però magari a questo punto puoi anche valutare l’acquisto di un pass.
Per maggiori informazioni vedi il sito ufficiale.
orari e indirizzo
La camera del tesoro è aperta dalle 9:00 alle 17:30 tutti i giorni tranne il martedì.
Entrando all’Hofburg da Michaelerplatz, che è la piazza da cui solitamente si entra arrivando dal centro (mappa), avendo di fronte a te l’ampio portale d’ingresso trovi la biglietteria alla tua destra e la camera del tesoro alla tua sinistra. Comunque basta chiedere o guardare bene i pannelli che indirizzano i turisti.
Vedi anche la mia recensione su Hofburg Vienna:
Per maggiori informazioni e consigli su come organizzare il viaggio a Vienna:
Per altre destinazioni turistiche vedi la sezione delle mie guide di viaggio.
Photocredit immagine di copertina: WienTourismus/Gregor Hofbauer
