A lungo usata come residenza estiva dagli Asburgo, oggi la reggia di Schönbrunn è in parte aperta al pubblico per mostrarne i suoi sfarzosi interni.
Notevoli anche i giardini: l’ingresso è gratuito, e nelle belle giornate meritano sicuramente una visita (N.B. puoi visitare gratuitamente solo i giardini, per entrare nelle sale della reggia devi pagare biglietti abbastanza costosi, vedi paragrafo seguente).
Lo zoo ospitato in un angolo del parco è il più antico del mondo, e si purtroppo vede: vecchio, triste, superato, non mi è piaciuto per niente.
Un video su cosa vedere a Schönbrunn:
prezzi biglietti
L’ingresso agli appartamenti imperiali e alle varie sale del castello aperte al pubblico è abbastanza costoso, al momento il biglietto va dai 16€ a persona a salire, ma direi che ne vale la pena: le sale imperiali sono davvero notevoli e valgono la visita.
Quando arriverai alla biglietteria all’ingresso vedrai che ci sono molti tipi di biglietti, in particolare ci sono diversi biglietti combinati che permettono l’ingresso a diverse attrazioni. Ti consiglio di studiarteli con calma leggendo con attenzione questa pagina del sito ufficiale.
visite guidate ed eventi
Oltre ai biglietti che puoi comprare direttamente all’ingresso potresti valutare di prenotare online in anticipo visite guidate o eventi speciali:
Se rientrano nel tuo budget possono essere interessanti.
giardini
Come già accennato all’inizio della pagina se passi nei dintorni del castello ed è una bella giornata ti consiglio sicuramente di visitare almeno i giardini: sono molto belli, perfettamente curati, e offrono belle viste sia sugli edifici principali del castello che sulla Gloriette. Meritano sicuramente una visita.
Questo video mostra dall’alto i giardini e la Gloriette:
L’ingresso ai giardini è gratuito.
N.B. alla biglietteria del castello vedrai in vendita biglietti per il “Giardino del principe ereditario” e il “Giardino dell’Orangerie”, che sono due sottoparti del grande parco, le uniche a pagamento in questa vasta area gratuitamente aperta al pubblico. Secondo me non vale la pena di pagare il biglietto per quei due giardini quando tutto il resto è fruibile gratuitamente.
zoo Tiergarten Schönbrunn
Lo zoo di Vienna, allestito in un angolo del parco di Schönbrunn, è famoso per essere il più antico al mondo, e purtroppo si vede: è vecchio, terribilmente vecchio, e triste. A me non è piaciuto per niente (però magari a dei bambini senza grandi aspettative piace). Leggi la mia recensione.
museo delle carrozze
Il Museo delle carrozze imperiali viennesi è allestito in un edificio secondario del complesso di Schönbrunn e oltre alla raccolta delle vetture d’epoca (c’è anche l’auto imperiale del 1914) presenta anche un’esposizione dei vestiti dell’imperatrice Sissi. Onestamente poco interessante: vedi la mia recensione.
dove mangiare
Per una breve pausa e per mangiare al volo qualcosa di semplice all’interno del complesso (specialmente all’interno dello zoo) ci sono diversi bar e punti ristoro, ma nessuno mi è sembrato particolarmente attraente. E il gelato che avevo preso ad un chioschetto mobile nel parco di fronte la reggia è stato molto deludente (e molto costoso, troppo per la scarsa qualità).
Per mangiare a pranzo consiglio quindi di uscire dal parco e andare a fare una pausa in questo ristorante italiano nelle vicinanze:
ristorante Da Ferdinando
Dal lunedì al venerdì offre 3 menu pranzo molto convenienti. Io l’ho provato e mi è piaciuto molto: buon cibo, prezzi bassi, molto tranquillo il giardino interno nella bella stagione. Vedi anche la mia recensione su Ferdinando.
mappa e indirizzo
L’area da visitare è decisamente grande, questa la mappa:
Arrivare dal centro è abbastanza semplice: ci sono diverse linee della metro che portano nelle vicinanze. Quale ti conviene prendere dipende dal punto preciso di partenza. Usa Google maps per calcolare il tragitto più conveniente:
Per maggiori informazioni e consigli su come organizzare il viaggio a Vienna:
Per altre destinazioni turistiche vedi la sezione delle mie guide di viaggio.
Photocredit immagine di copertina: WienTourismus / Peter Rigaud
